Viaggiatori nel tempo e tanta avventura intelligente nel romanzo di Giulia Abbate

Di recente Delos Digital ha pubblicato la versione cartacea di Nelson, il primo romanzo di Giulia Abbate apparso in versione eBook alcuni anni fa. L’ambientazione è un immaginario inizio Seicento nel quale gli equilibri politici e di forza tra nazioni sono stati scompaginati dall’arrivo della “gente del domani”, esseri umani provenienti dal futuro che portano con sé anche oggetti tecnologici incredibilmente avanzati. Stratagemma Trentasette, il nuovo romanzo di Giulia Abbate appena uscito nella collana Odissea fantascienza è ambientato nello stesso mondo, ma con protagonisti diversi.
Entrambi i romanzi sono ambientati sul mare: nell’atlantico il primo, con l’ammiraglio Claude Nelson che si è procurato una patente di corsa e attacca le navi spagnole e francesi; il secondo, con la comandante pirata Shi Yang che imperversa nel Mar Cinese Meridionale (il “mare disteso”), fino all’Indonesia.
Due romanzi debitori delle grandi storie d’avventura marinara alla Salgari (o anche, perché no?, alla Golon); perlomeno in parte, perché in Stratagemma Trentasette, oltre a alcuni classici della cultura orientale fa capolino anche Jorge Luis Borges, autore a sua volta in Storia universale dell’infamia di un ritratto di Shi Yang a tinte sanguigne. Perché “la vedova Ching”, cioè Shi Yang, è un personaggio realmente esistito — peccato che sia nata nel 1775, molto dopo gli anni in cui è ambientato il romanzo. Questo è ciò che fa notare un personaggio proveniente dal futuro, decisamente sorpreso di questa incongruenza temporale: è il sovvertimento dell’equilibrio temporale che ha provocato questa cronodiscrasia?
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