Guida alla lettura di “Persone normali” di Sally Rooney

Ho raccontato in un precedente post su questo sito come la serie tv Normal People e il romanzo da cui è stata tratta, della scrittrice irlandese Sally Rooney, mi abbiano emozionato al punto di togliermi il sonno e spingermi a attendere con impazienza il momento di vedere la puntata successiva, mentre in parallelo leggevo i capitoli raccontati dalla puntata appena vista.
Per cercare di capirne la ragione, ho visionato per due volte la serie, letto la sceneggiatura originale in lingua inglese (della quale è co-autrice Rooney stessa), e letto due volte il libro.
Per una disamina puntuale della trama, alcune considerazioni sulla sua trasposizione televisiva e qualche informazione sull’autrice, rimando al post di cui dicevo prima; qui invece ho compilato una guida alla lettura del romanzo, quello che in inglese si definisce Reader’s Companion, per spiegare alcuni dettagli e evidenziare la struttura interna dell’opera.
I numeri di pagina si riferiscono alla prima edizione italiana a copertina rigida, Einaudi 2018, traduzione di Maurizia Balmelli, ISBN 9788806241315.


La struttura del romanzo è composta di 18 unità narrative non numerate, contraddistinte solo da una data e da una collocazione temporale rispetto all’unità precedente (p.es. “tre settimane dopo”, sei mesi dopo). Per evidenziare tale struttura, ho separato e numerato questi “capitoli”, inserendo per ciascuno il numero di pagina in cui inizia, la lunghezza espressa in pagine, il personaggio punto-di-vista (sempre alternato: nei capitoli pari è Connell Waldron, nei capitoli dispari Marianne Sheridan), il luogo di ambientazione, infine la presenza o meno di un flashback narrativo per raccontare gli eventi intercorsi dall’ultima unità narrativa fino al “presente”.
Da notare il fatto che tutti i “capitoli” contengono uno di questi flashback con l’esclusione di tre: i numeri 1, 3 e 12. Da notare anche che due “capitoli”, numerati 10 e 11, raccontano una sovrapposizione temporale, cioè gli stessi avvenimenti prima interpretati dal punto-di-vista Connell e poi dal punto-di-vista Marianne.
Sally Rooney non usa segni per le battute di discorso diretto, né lineetta né virgolette.

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