Vanessa West, “La natura corregge i propri errori”, Futuro Presente n. 61, ed. Delos Digital, ebook € 1,99
La più recente uscita della collana Futuro Presente di Delos Digital conferma che questa serie di ebook curata da Giulia Abbate e Elena Di Fazio è una delle (poche) iniziative editoriali che cerchino di sfuggire al desolante appiattimento nel quale è regredita la fantascienza italiana. Svanita la forza propulsiva del cyberpunk, che in qualche modo aveva raccolto e rielaborato l’eredità della fantascienza sociale e della new wave, siamo tornati alla space opera, alle guerre aliene e a un distopico svuotato di qualsiasi intenzione di ammonimento verso il futuro.
Vanessa West è chiaramente lo pseudonimo di una scrittrice italiana. Non è che il contenuto di questo racconto lungo sia così radicale da richiedere un “paravento” per l’autrice: si tratta semplicemente di un ‘nom de plume’ già utilizzato in passato. “Lesbismo & meccanica quantistica” è il divertente titolo di un romanzo pubblicato da Vanessa West nel 2018; dell’anno prima è il più corposo “Venere vendicami”, la cui quarta di copertina recita:
Cosa succede quando gli dei ci accordano la vendetta che abbiamo richiesto? Qual è il prezzo da pagare? Tra delitti, rudimenti di agricoltura biodinamica, diatribe culturali e apparizioni fantasmatiche sdraiate su altari etruschi, ‘Venere vendicami’ è un viaggio nella circolarità del tempo, nelle inquietudini sentimentali e nelle potenzialità del desiderio rifratte da giochi di specchio.
Dunque Vanessa West, che le note biografiche di Delos Digital riferiscono essere “un’astrofisica di cultura classica, nata negli anni ’60 a Rimini”, la quale “nel 2018 ha preso un anno sabbatico per dedicarsi allo studio della fisica teorica” (il cui risultato è il primo dei due libri citati sopra), non è nuova a temi che un tempo erano affrontati solo da autrici dichiaratamente femministe. Non per nulla “La natura corregge i propri errori” è dedicato a Valerie Solanas, autrice di “Scum – manifesto per l’eliminazione dei maschi” nonché (quasi) omicida di Andy Warhol nel 1968.
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