“Saldi sull’Eternità” è l’allettante titolo del 54mo numero della collana “Futuro Presente”, che nella vastissima proposta di Delos Digital è deputata a rappresentare la fantascienza sociale. Questa volta le curatrici Giulia Abbate e Elena Di Fazio ci presentano un racconto lungo di Alessandro Montoro, autore romano che dal suo esordio, appena un anno fa circa, è già arrivato all’ottava pubblicazione con Delos; inoltre, è apparso con un proprio racconto in appendice a Urania, e ha vinto il premio Urania short 2022 a pari merito con altri due autori.
Mentre le prove precedenti sono rimaste ancorate a un’ambientazione da fantascienza classica, in questo “Saldi sull’eternità” Montoro, forse stimolato dalla fama di originalità che Futuro Presente si è conquistata, osa una costruzione più originale: se non nei personaggi, quantomeno nello sfondo, la “scenografia”, e nell’assunto di partenza.
Quest’ultimo infatti è accattivante: in un futuro non troppo prossimo, la scienza ha fornito la prova non solo dell’esistenza di ciò che chiamiamo “anima”, ma anche della sua trasmigrazione da un essere vivente a un altro. Questo fatto incontrovertibile ha prodotto il dissolvimento delle grandi religioni, a esclusivo vantaggio di quella induista, l’unica delle credenze del passato che abbia continuato a basare una parte rilevante della propria visione mistica sulla metempsicosi. Come si sa, anche altre dottrine dell’antichità comprendevano la migrazione delle anime (e d’altronde la parola stessa, μετεμψύχωσις, è di origine greca), ma nel nostro secolo unicamente il saṃsāra è sopravvissuto come dottrina del ciclo di vita, morte e rinascita.
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