Un’educazione all’Utopia

A proposito di un racconto di Giovanna Repetto

Si astenga chi è allergico agli “spoiler”

Educazione critica di Giovanna Repetto, un racconto apparso nell’antologia Distopia vs Utopia, (sottotitolo Quattordici racconti dell’Italia che verrà) curata da Valeria Barbera e Andrea Tortoreto, è una delle utopie più interessanti pubblicate negli ultimi tempi.

Non è un mistero che l’utopia sociale è un genere letterario davvero poco frequentato, specialmente in Italia, dove autori e autrici preferiscono pascolare in scenari comunemente definiti “distopia”, ma che di distopico hanno solo l’ambientazione nella quale situare storie prettamente avventurose, nulla da spartire con il corrosivo monito libertario dell’anti-utopia.

Educazione critica, il cui titolo mi piace immaginare come omaggio a Éducation européenne di Romain Gary, è situato in un futuro non sappiamo quanto prossimo, nel quale la società italiana è profondamente cambiata grazie a un intervento educativo sulle giovani generazioni. Il risultato è una civiltà post-industriale, nella quale la motorizzazione individuale di massa non è più un tratto caratteristico. Non c’è una descrizione approfondita di questa Roma utopica, sia perché esulerebbe dalla logica della storia, sia per la brevità del racconto; spicca tuttavia il concetto di Esercito della Bellezza, un’istituzione civile che organizza gli adolescenti in gruppi che si prendono cura del patrimonio artistico, archeologico e monumentale della città.

Il conflitto letterario è costruito sull’imminenza della Revisione Annuale, la scadenza entro la quale le persone devono dichiarare la composizione della propria famiglia. Repetto usa questo termine in senso estensivo, come cellula di base sociale-abitativa-affettiva: nulla a che vedere né con la famiglia mononucleare divenuta predominante nel mondo occidentale nel tardo XX secolo, né con la famiglia patriarcale dei secoli precedenti.

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Medusa Rossa

Questo romanzo breve rappresenta l’esordio di Gloria Bernareggi come autrice “a solo”: di solito infatti pubblica a quattro mani insieme a Sephira Riva, con la quale compone il duo chiamato Moedisia (che gestisce anche un blog di critica letteraria, fantasy e questioni di genere). Moedisia risultano anche autrici di una Guida al Fantasy in più ebook, ma il presente Medusa Rossa, così come il racconto di Sephira Riva Addendum alla proposta di legge sull’autodeterminazione degli oggetti già uscito nella stessa collana, sono rigorosamente fantascienza.

Ottima fantascienza, aggiungo, di quella che auspico di vedere sempre più rappresentata nei cataloghi delle case editrici: niente distopia, niente space opera, invasioni aliene, grandifratelli, astronavi FTL eccetera, soltanto un’ottima storia su come il futuro cambierà le relazioni tra persone, il modo di pensare e relazionarsi, il rapporto con il mondo, l’intera maniera di essere umani.

Nel racconto, Medusa Rossa è il nome di un ristorante, in una Sicilia del futuro prossimo ma non troppo, gestito da una “famiglia” che oggi considereremmo particolare, ma che a guardare bene è già nell’urgenza delle cose. Perché devo aggiungere che uno dei temi di Medusa Rossa è il mutamento della famiglia mononucleare, e uno dei motivi di stile di scrittura che Bernareggi ha scelto è la neutralità di genere. Senza ricorrere all’artificio tipografico della scevà (ǝ), che molti e-reader non riescono a interpretare, l’autrice usa la desinenza in asterisco, scegliendo però di coniugare al femminile il plurale degli aggettivi. Esempio: Bernareggi scrive “Non è colpa della mia lingua se l* clienti se ne vanno”, dove secondo le regole grammaticali sarebbe semplicemente “i clienti”, e “Mando qualcosa all* ragazz* in campagna”, invece che “ai ragazz*”.

“Colonia 7” di Artur Rosa, Portogallo particolare)
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Sole distante, Luna di sale

Il numero 15 della collana Atlantis, da me curata per Delos Digital, è il mio racconto lungo Sole distante, Luna di sale. Il testo è la versione lunga e in lingua italiana di un racconto che ho scritto in inglese per l’invio a un concorso per racconti sulla crisi climata (Climate Fiction for Future Ancestors). Il protagonista e punto di vista si chiama Lucio Aldani. La data di pubblicazione è il 17 maggio 2022

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