questo blog

Ho pubblicato il primo racconto a diciannove anni, ma fino dalla scuola elementare mi sono cimentato con la letteratura, a partire da testi dettati a mio fratello minore, che si assoggettava con rassegnazione. Ho pubblicato cose illeggibili, per fortuna poche, e anche molte parole delle quali ancora sono soddisfatto. Ho pubblicato due romanzi con Mondadori, e quello che dà il titolo al blog, Ai margini del caos, è stato tradotto in francese per Flammarion.

Non ho mai scritto qualcosa che non volessi, né usato uno stile semplice se non strettamente funzionale al senso del testo. La letteratura non è per me un mezzo di sostentamento economico, il mio lavoro è altrove. Scrivo per creare qualcosa di vero, e se possibile anche di bello. Lo stile letterario cresce lentamente nel tempo, si arricchisce con il pensiero, e questo a sua volta si alimenta di immagini, di musica, della profonda struttura estetica che è alla base dell’arte, e soprattutto si alimenta di linguaggio.

Senza linguaggio non esiste il pensiero.

Se non possediamo le parole esatte per descrivere un sentimento, non possiamo provarlo. Se non possediamo il termine esatto per descrivere un colore, non riusciamo a vederlo. Se non sappiamo le parole esatte per raccontare la musica, non possiamo neppure sentirla.

Il linguaggio è il nucleo della vita. Più siamo padroni della lingua con cui ci esprimiamo, e più avremo il controllo della nostra vita.

Questo è un blog di parole. Parole che raccontano le cose che scrivo, ma anche la letteratura, la musica e il cinema che altri creano; un blog su tutto ciò che è entrato nella mia narrativa o che prima o poi, inevitabilmente, ci entrerà.

Tutte le foto in evidenza nelle testate di questo blog e le foto di viaggio sono © Franco Ricciardiello

franco.ricciardiello@icloud.com

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