Un passaporto per l’Eternità

di ROMINA BRAGGION

“Permetteteci, signori, di augurarvi dolcissimi sogni!”

James Ballard, Passport to Eternity.

Manuale di scrittura di fantascienza, Passaporto per l’eternità, è un saggio realizzato da Giulia Abbate e Franco Ricciardiello edito da Odoya Edizioni.
Partiamo dal vestito e appuntiamo la prima stellina.
Apprezzo moltissimo la copertina di Mauro Cremonini : trovo davvero originale la grafica, il tratto quasi infantile e giocoso. Il piccolo asteroide tondeggiante e l’Astronautino, vagamente Tele-tubbies, sono in primo piano.
Il titolo è scandito a colori e font diversi sebbene molto leggibili.
Lo sfondo giallo crea un bell’accordo con il fiordaliso del dorso e della sovracoperta.
Ritroviamo Astronautino nel frontespizio: ci accoglie poggiato su un pianeta alieno a forma di libro.
Un altro astronauta scende in picchiata sull’indice dei box.
Siamo quasi confortati da questa freschezza e spontaneità. Senonché le virgolette bianche che delimitano l’asteroide e il pianeta minaccioso che sovrasta Astronautino, dovrebbero insospettirci.
Inconsapevoli proseguiamo, scoprendo un sommario ben strutturato, molto utile per la lettura veloce, un indice dei box e un indice delle schede libro.

Continua a leggere

Cosa comporta scrivere fantascienza?

di ROMINA BRAGGION

Ospito stavolta sul blog un intervento tratto dalla pagina facebook “Diario di Erre Bi”, con alcune considerazioni sulle risposte ricevute a una veloce inchiesta sull’approccio di autori e autrici alla fantascienza italiana

F.R.

Sono una lettrice con gli occhi consumati per le troppe ore trascorse sui romanzi.
Da quasi un anno mi sto dedicando alla fantascienza italiana, quasi esclusivamente femminile. Desiderosa di saperne di più sulle autrici che seguo, sabato 16 febbraio 2019, ho posto un quesito nella mia pagina personale di Facebook:

“Sto seguendo con piacere molte scrittrici italiane di Fantascienza. Cosa comporta scrivere fantascienza per una donna?”

Ho taggato alcune amiche scrittrici e puntuali sono giunte le risposte. Tra esse una considerazione: la stessa domanda non è mai rivolta agli uomini. Come mai? Ho quindi pensato di porre rimedio alla svista pubblicando subito un secondo post rivolgendomi agli uomini:

“Generi, parte seconda. Cosa comporta scrivere fantascienza per un uomo? Italiano?”

I risultati numerici a queste due domande sono evidenziati nell’infografica. Il post originale dedicato alle signore si trova qui, mentre quello rivolto ai signori si trova qui. In questo post trovate già lo screenshot di una risposta, giusto per incuriosirvi (evito di mettere tutti gli altri essendo possibile visionare direttamente i post).

Continua a leggere

Scrivere fantascienza bene oggi

Il 28 febbraio esce per la casa editrice bolognese Odoya “Manuale di scrittura di Fantascienza”, di Giulia Abbate e Franco Ricciardiello

La fantascienza è oggi un genere di enorme successo: nel cinema, nelle serie TV, in fortunate saghe letterarie, il pubblico cerca visioni del futuro che si riflettano sul nostro presente e ci aiutino tanto a sognare, quanto a capire.

Le storie di fantascienza, distopiche, di speculative fiction e di narrativa di anticipazione hanno una comunità di lettori e lettrici attenta, esigente e sensibile alla qualità, oltre che ai contenuti teorici. Gli scrittori e le scrittrici ne sono consapevoli, ma hanno ancora pochi strumenti per lavorare in modo professionale e soddisfacente, senza incorrere nei problemi tipici di un genere amato, ma complesso e ancora poco conosciuto nei suoi meccanismi interni.

Questo “Manuale di scrittura di fantascienza” nasce per aiutare chi si avvicina alla scrittura speculativa. Aprendo con una rapida panoramica sulla tradizione della fantascienza, espone quello che è utile sapere sul canone di riferimento (con agili schede di lettura) e sui “luoghi comuni” che non si possono ignorare. Ma lo fa in ottica pratica, concentrandosi sul funzionamento delle storie, sulla loro costruzione, sugli aspetti principali da sapere per lavorare subito e in autonomia.

Scrivere fantascienza è bello, e con questo manuale diventa più semplice.

Viene esposto un metodo pratico di scrittura incentrato sulla fantascienza, che spiega chiaramente cosa non fare, cosa fare, e come farlo meglio: il tutto pensato per mettere autori e autrici in condizione di scrivere più facilmente e più velocemente, con cognizione di causa e con l’amore per un genere che è principalmente un punto di vista, e che si presta a infinite declinazioni una volta compresa la sua essenza peculiare.

Continua a leggere

Il lato oscuro. Storia di TDS, “The Dark Side”

di FRANCO RICCIARDIELLO

il presente post è ripreso da un articolo pubblicato su “Intercom” n. 138/139

Gampiero Prassi

La fanzine TDS (The dark side) vide la luce nell’ottobre del 1981 e pubblicò l’ultimo numero nel maggio 1991, esattamente dieci anni dopo. Uscirono trentacinque fascicoli di formato irregolare, con periodicità variabile, con tre numerazioni differenti. Ebbe due curatori e una redazione molto variabile. Pubblicò centinaia di autori e illustratori esordienti, molti dei quali avrebbero “fatto carriera” su pubblicazioni professionali. Indisse quattro concorsi letterari, tentò un’uscita in edicola, cercò di espandersi mediante la fondazione di una casa editrice cooperativa; ma l’impresa collassò e, dopo alcuni numeri portati avanti dal sottoscritto (che sostituì il fondatore Giampiero Prassi nell’autunno del 1988), dovette chiudere per asfissia.

Dietro queste scarne note introduttive ci sono almeno dieci anni di fantascienza amatoriale italiana.

TDS nasce da una costola della fantomatica ASIF, associazione tra autori, appassionati e addetti ai lavori della science fiction italiana, propagandata da Gian Filippo Pizzo sulle pagine di “Aliens”; dopo l’abbandono dell’idea da parte di Pizzo, causa lo scarso interesse, due di coloro che hanno risposto all’iniziativa decidono di dare vita a “qualcosa” in proprio.

Con grafica di Leo Marchitto e a spese di Giampiero Prassi, esce nell’ottobre del 1981 il numero Zero di The dark side (titolo tratto dal LP dei Pink Floyd The dark side of the moon, il preferito da Prassi). Contiene un racconto di Daniele Cerchi, un genovese che ha vinto l’anno precedente il Concorso letterario dell’Editrice Nord.

Continua a leggere

Science-fiction Creative writing: è possibile insegnare a scrivere fantascienza?

TESTO DELL’INTERVENTO TENUTO DURANTE «STRANIMONDI 2017»

Nate nelle università USA, le scuole di scrittura si sono diffuse in tutto il mondo; ma sarebbe possibile ipotizzare una scuola dedicata solo alla scrittura di fantascienza? Qual è l’aspetto narratologico che differenzia la SF dagli altri generi? È possibile studiarlo e insegnarlo? E soprattutto, una «scuola» di fantascienza sarebbe utile per migliorare la qualità della scrittura in Italia?

Fino dai primi passi della fantascienza nel nostro paese, siamo stati troppo tolleranti con gli autori italiani. Cresciuti in un vero e proprio ghetto, ci siamo costruiti al suo interno una seconda cerchia di mura protettive per tenere fuori la Letteratura. Questo cerchio interno si chiamava fandom. Per anni all’interno del fandom ci siamo confrontati non con gli scrittori pubblicati dalle case editrici, ma con altri fanzinari. Questo ha abbassato il livello qualitativo della scrittura, perché ci siamo sempre accontentati di essere meglio degli altri scrittori del fandom. È questa la ragione per cui la fantascienza italiana è rimasta indietro rispetto non solo a quella americana, inglese o russa, ma persino dietro quella francese.

Oggi finalmente due cose sono cambiate:
1) le barriere sono cadute, sono venuti meno i pregiudizi del grande pubblico nei confronti del genere, un tempo considerato letteratura d’evasione; oggi esiste un potenziale lettore che non è lo scrittore amatoriale;
2) l’offerta di fantascienza aumenta, grazie a numerose case editrici minori e  all’editoria digitale.

In questo nuovo brodo di coltura stanno emergendo autori e tendenze molto interessanti, che non possono rimanere isolati. Se vogliamo sostenere questo momento favorevole, forse i tempi sono maturi per una scuola in cui si insegni a scrivere fantascienza, che ci aiuti a uscire dal provincialismo di tópoi stantii e da una lingua che oramai è diventata una palude.

Continua a leggere

Fronte interno

Copertina Fronte internoAppare in una bella edizione eBook Delos, casa editrice che ha scommesso sulla rapidità dell’editoria digitale, il mio romanzo breve  “Fronte interno”, pubblicato qualche anno fa dietro pseudonimo su una fanzine palermitana.

Delos Books/Delos Digital, nata intorno a un nucleo di appassionati di fantascienza che si è formato nel fandom degli anni Ottanta e Novanta (Silvio Sosio, Franco Forte, Luigi Pachì), è in un certo senso l’ideale conclusione per appassionati di fantascienza che vollero diventare protagonisti, il coronamento di un sogno per chi crede nella tecnologia, nello sviluppo sociale, nel valore della letteratura di genere.

Continua a leggere