Nel tentativo di restituire sacralità al mondo. Terrorismo e consumismo in «Millennium people» di J.G. Ballard

Il penultimo romanzo di James Ballard, secondo titolo di una trilogia dedicata a modernità e fascismo, racconta un singolare tentativo rivoluzionario messo in atto dalla middle class di un quartiere modello non distante dal centro di Londra.

Una noia perniciosa governava il mondo, per la prima volta nella storia dell’umanità, interrotta da insensati atti di violenza.

Tutto inizia quando il protagonista, lo psicologo David Markham, apprende che l’ex moglie è morta in un attentato dinamitardo all’aeroporto di Heathrow. Sconvolto e diffidente nei confronti della polizia, decide di indagare da solo infiltrandosi in alcuni movimenti di protesta “dal basso” che sembrano moltiplicarsi nella classe media. Arrestato durante una manifestazione animalista, Markham viene a contatto di un nutrito gruppo di contestatori residenti a Chelsea Marina, quartiere di lusso a sud di King’s Road, lungo il Tamigi. Il ritmo della sua vita rimane sconvolto, non soltanto perché sente di essere vicino alla soluzione del giallo sulla morte di sua moglie, ma anche perché comincia a condividere le motivazioni della protesta. Si trasferisce a vivere a Chelsea Marina, a casa di Kay Churchill, ex insegnante universitaria che organizza la “resistenza” nel quartiere residenziale.

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Vacanze a Super-Cannes

Approfittando di una breve vacanza di alcuni giorni oltre il confine francese, ho visitato alcuni luoghi della Costa Azzurra nei quali è ambientato il romanzo Super-Cannes (2000) di James G. Ballard (si può leggere qui un mio precedente post sull’argomento). La puntuale individuazione della geografia di ambientazione è uno dei tratti del realismo dello scrittore britannico, aspetto sul quale la critica ancora non ha riflettuto abbastanza. A parte la futuribile città hi-tech di Eden-Olympia, tutti gli altri luoghi del romanzo esistono nella realtà, e si trovano a poche decine di chilometri dal confine italiano, a differenza dell’ambientazione dei romanzi successivi, Chelsea Marina (Millennium Pepople, 2004) e Brooklands (Regno a venire, 2006).

Taking advantage of a few days off of the French border, I visited some of the French Riviera sites where James G. Ballard’s Super-Cannes (2000) novel was set up. The correct identification of the novel’s is one of the traits of Ballard’s realism, an aspect on which criticism has not yet reflected enough. Aside from the futuristic hi-tech city of Eden-Olympia, all the other sites exist in reality, and are just a few dozen kilometers from the Italian border, unlike the setting of later novels, Chelsea Marina (Millennium People, 2004 ) and Brooklands (Kingdom come, 2006).

SUPER-CANNES

Super-Cannes esiste davvero: è uno dei quartieri alti della città francese, sulle colline alle spalle dell’abitato: vi si trovano una torre d’osservatorio e una funicolare lunga 850 m. che un tempo saliva attraverso il quartiere Californie. Ballard conserva solo il nome, nel suo significato latino di “sopra Cannes”, come spiega nella premessa:

Super-Cannes è un’enclave di lusso sulle colline che si innalzano alle spalle della Croisette, ma il termine potrebbe benissimo riferirsi a tutto il sistema di parchi scientifici e autostrade sulle alture che dominano la piana del Var. Insieme costituiscono la Silicon Valley d’Europa, un mondo lontano mille miglia dai casinò e dagli alberghi belle époque che caratterizzano la Costa Azzurra dei tempi andati. (Premessa a Super-Cannes)

Nel romanzo, è a Super-Cannes che sorge la Villa Grimaldi fulcro dell’attività criminale delle squadre di Eden-Olympia, dove Sinclair vede le pellicce oggetto della violenta rapina a Miramar.

Super-Cannes really exists: it is one of the uptown districts on the hills behind the the French city: there is an observatory tower and a 850 meters long funicular which once went through the Californie neighborhood. Ballard preserves only the name, in his Latin meaning of “above Cannes”, as he explains in his Foreword to the novel:

Super-Cannes is a luxury enclave on the heights above the Croisette, but the term might well refer to that whole terrain of science parks and autoroutes on the high ground above the Var plain. Together they make up Europe’s silicon valley, a world away from the casinos and belle époque hotels that define the Riviera of old. (chapter 18)

In the novel, in Super-Canens there is Villa Grimaldi, the hub of criminal activity of Eden-Olympia where Sinclair sees the object of violent robbery furs in Miramar.

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