di CHRIS WINKLE
da Mythcreants – Fantasy & Science Fiction for Storytellers
traduzione di Elena Di Fazio
“Regina del sole nero” © Lente Scura
Riprendo volentieri un post apparso sul blog di Studio83, l’agenzia di servizi letterari di Giulia Abbate e Elena Di Fazio, che spiega perché utilizzare il cliché di uno stupro subito da un personaggio femminile in un passato antecedente al presente della narrazione, è un escamotage stupido che invece di renderlo interessante, contribuisce solo a perpetuare un modello di rapporto interpersonale pericoloso e squalificante. L’intervento è apparso in originale sul sito Mythcreants, a firma della fondatrice e capo editor Chris Winkle
A meno che la tua storia parli specificamente di violenza sessuale, faresti meglio a rimuovere ogni stupro o tentato stupro dalla tua storia. Questo perché tali rappresentazioni normalizzano la violenza sessuale e sono spesso dolorose da leggere per chi l’ha vissuta. Ora esaminiamo perché lo stupro appare nelle storie, perché questi schemi sono dolorosi, e come scrittori/scrittrici possono raggiungere gli stessi obiettivi senza ricorrervi.
1. Lo stupro come retroscena biografico “dark” di una donna
In molte storie con un’eroina donna viene inserito lo stupro come parte del suo passato tragico. Nel fumetto “Red Sonja” e il relativo film del 1985, la famiglia di Sonja è stata uccisa e lei è stata stuprata dai mercenari. Questo la spinge a diventare una guerriera in cerca di vendetta. Mentre nella storia originale appariva anche una dea che le imponeva la castità, qui i suoi trascorsi di violenza carnale sono utilizzati come espediente narrativo per renderla diffidente verso gli uomini. Questo espediente è a solo uso e consumo del pubblico maschile, che si gode lo spettacolo del personaggio di Conan mentre conquista il difficile cuore di Sonja.
Se questa versione di “Red Sonja” è ormai datata, non c’è molta differenza con l’arco narrativo di Sansa Stark in “Game of Thrones”. Sansa viene stuprata da Ramsay Bolton, portando anche lei a una sanguinosa vendetta contro l’uomo. Come in “Red Sonja”, lo stupro è concepito per togliere a Sansa ogni potere, così che possa crescere, riconquistarlo e acquisire il controllo.